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La Corte di Strasburgo: “non si può vietare la fecondazione eterologa”

La sentenza è stata emanata il primo aprile, ma è tutto fuorché un classico ‘pesce’. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha condannato lo stato austriaco perché la legge di quel paese vieta il ricorso alla fecondazione eterologa. Secondo la Corte, il divieto violerebbe l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo . Poiché analogo divieto esiste nella legislazione italiana, il provvedimento potrebbe provocare un effetto a cascata anche sul nostro paese. http://www.uaar.it/news/2010/04/08/corte-strasburgo-non-puo-vietare-fecondazione-eterologa/

Ha ancora senso fare i trattamentio di riproduzione assistita all'estero ?

Per quanto riguarda il cosiddetto “Turismo Riproduttivo”, ovvero le coppie che vanno all’ estero per la fecondazione assistita, l’ Italia risulta essere la prima in Europa . E'  italiana una coppia su tre che va all’ estero alla ricerca della possibilità di avere un figlio. Che molte coppie con prolblemi di fertilità si rivolgessero a centri medici esteri é un dato conosciuto da tempo. Il problema risiede nella scarsa informazione delle pazienti visto che la sentenza della Corte Costituzionale di giugno 2009 ha ridato ai centri di riproduzione assistita la possibilità di effettuare in Italia quei trattamenti che la legge 40 aveva vietato; 1) la fertilizzazione di più di 3 ovociti 2) la scelta degli embrioni da trasferire 3) la crioconservazione degli embrioni eccedenti